Acido Alfa Lipoico in gravidanza: ci sono controindicazioni? - Nostrofiglio.it

2022-04-19 08:50:10 By : Mr. Cloude Zhang

di Niccolò De Rosa - 13.04.2022 - Scrivici

L'acido alfa lipoico è una sostanza molto importante per la salute delle cellule dell'organismo umano e la crescita per numerosi microrganismi. Presente in molti alimenti, questo nutriente viene impiegato anche per la produzione di prodotti anti-età e negli ultimi anni è stato introdotto in diverse terapie mediche, anche se gran parte di simili applicazioni rientrano ancora nel campo delle sperimentazioni, i cui risultati effettivi dunque richiedono ancora ulteriori studi. Ma l'acido alfa lipolico fa bene anche durante la gravidanza?

L'acido alfa lipoico (ALA), conosciuto anche come acido lipoico o acido tiottico, è un acido grasso presente sia in ceuule animali che vegetali e che svolge un importante ruolo chiave in molti processi fisiologici grazie alla sue proprietà antiossidanti, detossificanti e antinfiammatorie. Tale sostanza è infatti infatti coinvolta nella produzione di energia attraverso il metabolismo del glucosio (Ciclo di Krebs), fondamentale per la salute del nostro organismo.

All'interno del ciclo metabolico delle nostre cellile, l'acido alfa lipoico:

Tali proprietà sono studiate da tempo dalla Scienza e in campo medico sono già state sperimentate diverse applicazioni per la produzione di integratori alimentari e prodotti anti-età nonché lo sviluppo terapie in grado di contrastare alcuni effetti del diabete (neuropatia diabetica) o proteggere le funzionalità cardiovascolari dell'organismo.

Benché siano già disponibili diversi integratori a base di acido alfa lipoico, tale sostanza è facilmente assumibile includendo nella propria dieta alcuni alimenti molto comuni. In particolare è presente in:

L'uso di acido alfa lipoico è generalmente ben tollerato dall'organismo se assunto nelle dosi corrette (tra i 300-600 mg al giorno quando si parla di intergatori), tuttavia sono possibili alcune reazioni avverse, soprattutto in presenza di allergie o terapie particolari in corso. 

La questione riguardante l'assunzione di intergatori a base di acido alfa lipoico durante la gravidanza o l'allattamento al seno è invece tutt'oggi oggetto di dibattito tra esperti favorevoli e contrari, anche perché non esiste ancora una solida base scientifica a supporto di una o dell'altra tesi. Studi recenti sembrano dimostrare come un quantitativo moderato di acido alfa lipoico assunto per pochi giorni consecutivi (massimo quattro) non rappresenti un pericolo per madri e bebé, anche se la cosa migliore rimane sembre rivolgersi al proprio medico curante - l'unico in grado di valutare ogni singolo caso - per decidere sulla questione.

A tal proposito riportiamo una dichiarazione rilasciata al sito InsaluteNews.it da Antonio Laganà, professore di Ginecologia del Dipartimento della Salute, Materno-Infantile, Medicina Interna e Specialistica di Eccellenza dell'Università di Palermo, e tra gli autori di uno studio riguardante la possibile associazione (poi confutata) del myo-inositolo e dell'acido alfa-lipoico per il trattamento delle donne con la sindrome dell'ovaio policistico.

«I dati clinici oggi disponibili supportano la sicurezza e l'efficacia dell'acido alfa-lipoico in gravidanza - spiega Laganà - L'acido alfa-lipoico grazie alle sue proprietà immunomodulatorie e antinfiammatorie contribuisce a ristabilire e mantenere il corretto network immunologico durante la gravidanza supportandone la durata fisiologica e dimostrando di essere una promettente alternativa terapeutica nella gestione della minaccia di aborto e di parto pretermine».

FONTI: WebMD; Humanitas; Eur Rev Med Pharmacol Sci.

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