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La bardana è una pianta spontanea officinale nota per le sue proprietà depurative e antisettiche, sfruttate soprattutto per la salute e la bellezza della pelle. Scopriamola meglio.
La bardana (Arctium lappa) è una pianta perenne della famiglia delle Asteraceae.
Si tratta di una pianta spontanea e officinale utilizzata in erboristeria e fitoterapia per le sue proprietà terapeutiche.
La droga della pianta è rappresentata dalla radice che viene usata internamente ed esternamente sotto forma di:
soprattutto come cura per l'acne. Esternamente si utilizzano anche le foglie di bardana, per le proprietà antisettiche, lenitive e antipruriginose.
La radice di bardana viene utilizzata per le seguenti proprietà:
Le proprietà delle bardana sono date dal fitocomplesso presente nella radice che include inulina, acidi fenolici, mucillagini e tracce di olio essenziale.
La bardana viene utilizzata sia esternamente sia internamente per trattare soprattutto dermatiti, acne ed eczemi e trova impiego anche in caso di rosolia e morbillo. A questo scopo viene impiegata principalmente la radice della pianta, mentre le foglie di bardana sono utili per applicazioni esterne in caso di prurito della pelle associato a dermatiti.
Internamente, le preparazioni ottenute dalla radice di bardana vengono utilizzate per ridurre il colesterolo e la glicemia.
Grazie alle sue proprietà
la bardana rientra tra le piante depurative.
Uno tra i principali benefici della bardana è dunque quello di facilitare la rimozione delle tossine dall'organismo attraverso l'escrezione di bile, urine, feci e sudore. Si tratta dunque di un rimedio utile per la depurazione del fegato e, in generale, di tutto il corpo.
La somministrazione di bardana consente inoltre di migliorare la funzionalità intestinale e la secrezione sebacea, aumentando ulteriormente la capacità detox del corpo.
L'azione ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante giustificano invece l'uso della bardana per il controllo della glicemia in caso di diabete e dei livelli ematici di colesterolo LDL.
Le proprietà depurative della pianta vengono sfruttate principalmente per la salute e la bellezza della pelle: è infatti nota l'azione purificante della bardana per l'acne, oltre all'impiego della pianta per eczema, dermatite seborroica e altri disturbi cutanei.
I benefici della bardana per la pelle si ottengono soprattutto attraverso la somministazione orale cui possono essere affiancati impacchi e lavaggi cutanei o l'applicazione di creme e lozioni contenenti estratti di bardana. L'uso cosmetico della bardana è utile in caso di pelle grassa, punti neri, foruncoli, acne, dermatiti pruriginose e seborrea del cuoio capelluto, forfora grassa e perdita di capelli.
La tisana di bardana si prepara sistemando la radice essiccata in acqua a temperatura ambiente. L'acqua viene portata a bollore e la radice viene fatta bollire per circa dieci minuti a fuoco basso e con il coperchio. Una volta lasciato intiepidire, il decotto può essere filtrato e consumato o usato esternamente.
La bardana può essere utilizzata in decotto, estratto fluido o secco e tintura madre.
La bardana è un rimedio sicuro e non sono noti particolari effetti collaterali legati all'assunzion di questa pianta.
Le preparazioni a base di bardana sono controindicate in caso di sensibilità o allergia alla pianta o ad altre specie della famiglia delle Asteraceae. L'assunzione della bardana potrebbe avere inoltre interazioni con terapie ipoglicemizzanti.
La pianta di bardana è erbacea, cespugliosa, che può superare il metro di altezza sviluppando una radice robusta. Le foglie di bardana sono cuoriformi, verdi nella pagina superiore e grigiastre in quella inferiore per via della presenza di peli.
I capolini della bardana sono globosi, formati da fiori tubulosi color porpora riuniti in corimbi racchiusi in un involucro con bratee uncinate. I frutti della bardana sono cipsele munite di pappo.
La bardana è una pianta diffusa nelle zone temperate dell'Europa e dell'Asia. In Italia è abbastanza comune in tutta la penisola dalla pianura alla montagna, nei terreni incolti, vicino ai vecchi muri e nei sentieri.
Il nome Arctium , come tanti altri, fu introdotto nella sistematica da Linneo, ma sicuramente l’origine è più antica. Arctium in greco vuol dire orso e fa probabilmente riferimento alla villosità e all’aspetto ispido della pianta.
Il nome della specie potrebbe derivare dal celtico: "llap" che in questa lingua vuol dire "mano" poiché l'infiorescenza si attacca, come una mano, a qualunque cosa le passi accanto. Il nome della pianta potrebbe però anche derivare dal greco: "labein" (attaccarsi), riferendosi sempre al fatto che il frutto aderisce ai vestiti e al pelo degli animali.
La pianta è conosciuta fin dall’antichità come ortaggio e pianta medicinale. Nell’antica medicina popolare era antidoto contro i morsi dei serpenti velenosi e dei cane affetti da rabbia; ciò indica quanto valore si attribuisse alla capacità della bardana di "penetrare" in profondità e di “attaccare” con i fiori uncinati.
"Detox" ovvero le diete e i cibi che possono far funzionare meglio i normali meccanismi di depurazione e disintossicazione dell'organismo.
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