Cibi antinfiammatori: la lista dei più utili alla salute | il Salvagente

2022-08-08 06:36:38 By : Ms. Kate Lau

Ci sono cibi antinfiammatori che aiutano la salute del proprio corpo. Sono alimenti da introdurre in un contesto di dieta bilanciata, un regime alimentare che non aiuta solo a dimagrire. Ma sostiene il benessere del corpo e della mente. Questi cibi sono disponibili in natura e sono facilmente reperibili. Ciascuno di questi cibi, erbe e bevande, possiede delle proprietà antinfiammatorie e benefiche. Vediamo quali sono e come assumerli o combinarli.

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Il dottor Fabio Intelligente, anestesista e coordinatore Servizio Terapia Antalgica per il dolore cronico in Humanitas, ricorda che sono stati ampiamente dimostrati gli effetti benefici della dieta mediterranea sulla salute, in alcuni casi paragonabili a quelli prodotti dai farmaci antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS). Uno studio americano del 2015 ha dimostrato una correlazione tra una dieta interamente a base di frutta, verdura, legumi e cereali, e una significativa riduzione del dolore nei pazienti affetti da osteoartrite.

Molti poliambulatori specializzati come Lugo Medica suggeriscono un elenco dettagliato di cibi che invece hanno, al contrario, proprietà infiammatorie. Andrebbe limitato il consumo dei seguenti cibi:

Non sorprende che gli stessi alimenti in una dieta infiammatoria siano generalmente considerati dannosi per la nostra salute, tra cui bibite e carboidrati raffinati, nonché carne rossa e carni trasformate.

“Alcuni degli alimenti che sono stati associati ad un aumentato rischio di malattie croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiache sono anche associati all’eccessiva infiammazione”, afferma il dottor Frank Hu, professore di nutrizione ed epidemiologia presso il Dipartimento di Nutrizione della Harvard School of Public Health. “Non è sorprendente, poiché l’infiammazione è un importante meccanismo alla base dello sviluppo di queste malattie”.

Hu fa notare come “gli alimenti malsani contribuiscano anche all’aumento di peso, che è esso stesso un fattore di rischio per l’infiammazione. Tuttavia, in diversi studi, anche dopo che i ricercatori hanno preso in considerazione l’obesità, il legame tra alimenti e infiammazione è rimasto, il che suggerisce che l’aumento di peso non è l’unico fattore trainante. Alcuni dei componenti o degli ingredienti alimentari possono avere effetti indipendenti sull’infiammazione oltre che sull’aumento dell’apporto calorico”.

Sono sempre più numerose le ricerche mediche che evidenziano come certi alimenti, come quelli sopra elencati, possiedano proprietà anti-infiammatorie. Dimostrano che la nostra dieta riveste un importante ruolo per combattere le infiammazioni croniche. Questo perché il sistema immunitario si attiva quando il corpo riconosce tutto ciò che è estraneo, come un microbo, un polline di piante o un prodotto chimico. Questo innesca spesso un processo chiamato infiammazione e attacchi intermittenti e mirati di infiammazione, diretti a invasori veramente minacciosi, permettono di proteggere la nostra salute.

Tuttavia a volte l’infiammazione persiste a lungo, giorno dopo giorno, anche quando non c’è una reale minaccia da un agente esterno ed in questo caso l’infiammazione può diventare un nemico. Molte delle principali malattie che ci affliggono, tra cui cancro, malattie cardiache, diabete, artrite, depressione e Alzheimer, sono state collegate all’infiammazione cronica. Questo significa che una sana alimentazione, unita all’attività fisica e alle sane abitudini, può aiutarci nella prevenzione di queste patologie. Naturalmente non è sufficiente, anche perché non abbiamo una conoscenza approfondita di queste malattie.

Un regime alimentare antinfiammatorio deve cominciare dalla cura alla colazione, al risveglio. Una prima colazione antinfiammatoria richiede gli abbinamenti giusti per iniziare al meglio la giornata sin dalle prime luci dell’alba. Naturalmente, per cominciare bene, dovrete dimenticarvi dei dolci, dei prodotti da forno, dei grassi e degli snack e merendine industriali.

Una colazione anti-infiammatoria prevede varietà di frutta vitaminica fresca (kiwi, spremuta d’arancia e succo di melograno). Frutta secca (noci e mandorle). Cereali integrali non raffinati, pane integrale e varie tipologie di latte di tipo vegetale. Niente formaggi. I nutrizionisti suggeriscono al massimo lo skyr, molto gustoso peraltro. Un formaggio scremato e fermentato della tradizione scandinava, chiamato anche icelandic yogurt.

Lo yogurt greco va bene. I fiocchi di avena potrebbero essere accompagnati con del latte fieno o kefir. Le fibre del muesli, gli antiossidanti del kiwi e gli acidi grassi essenziali delle noci, combinati sono un potente antinfiammatorio. Il muesli può essere anche preparato in casa. Basta solo combinare cereali, frutta secca e semi. Il latte fieno è concesso perché proviene da mucche allevate con erba fresca o secca ed è altamente digeribile. Una fonte di vitamine e acidi grassi omega 3. Potete alternare il latte di fieno al latte kefir ricco dii probiotici, digeribile e antinfiammatorio. Unica concessione, tra i cibi grassi, le uova per l’omelette, perché contengono l’aminoacido colina che fa bene al fegato.

Anche il professor Franco Berrino, direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, consiglia una colazione più salata e ad alto contenuto di fibre. Una fetta di pane integrale con un sottile strato di tahin (pasta di semi di sesamo frullati) e una composta di frutta (senza zucchero aggiunto), oppure un muesli (senza zucchero) con fiocchi di avena, uvetta sultanina e semi oleaginosi (girasole, zucca, lino). Niente zucchero raffinato. È il vero veleno dell’Occidente e crea dipendenza. Ci sono dessert con dolcificanti sani e naturali, consiglia Berrino, che ci aiutano a scoprire nuove sfumature della sensazione dolce.