Palazzo di Varignana entra nel mondo dell’enologia con quattro varietà di vini - Italia a Tavola

2022-06-25 02:32:09 By : Ms. Mandy Ye

D opo aver messo a dimora 150.000 alberi di olivo e aver prodotto alcuni tra gli extra vergine più premiati d’Italia, Palazzo di Varignana entra oggi nel mondo del vino. Viene così svelato il progetto enologico avviato nel 2017 con la messa a dimora dei primi vitigni, arrivato oggi a contare 50ettari vitati, per una prima produzione di quattro varietà di vini: per consegnare al pubblico i profumi, i sapori e le sfumature del particolarissimo terroir delle colline di Varignana.

Si apre un nuovo capitolo nella storia di questo marchio, che in pochi anni si è affermato nel settore food con la produzione di prodotti di eccellenza e degli ormai celebri oli extravergine: monovarietali e blend. Nato dalla volontà di Carlo Gherardidi costruire un rapporto di armonia tra territorio, agricoltura, servizi di ospitalità e benessere per la persona, Palazzo di Varignana si appresta oggi a definire il proprio approccio al mondo del vino, con un corollario di esperienze attorno alla cantina, pensate per alimentare il rapporto tra vino e contesto naturale.

«Una parte importante delle mie passioni personali per la natura è da tempo diventata l’occasione per lasciare un’eredità al futuro –afferma Carlo Gherardi, fondatore di Palazzo di Varignana - l’agricoltura, l’agronomia, l’amore per la terra mi ha spinto in questi anni a cercare un nuovo equilibrio tra paesaggio e bellezza, mettendo a dimora antiche varietà d’olivo, collezioni di alberi rari, mandorleti e frutti dimenticati; coltivazioni di zafferano o di goji; orti di erbe aromatiche.Oggi presento un nuovo capitolo di questo desiderio di natura, cultura, bellezza e sapore. Il progetto enologico di Palazzo di Varignana ci spinge ancora una volta a unire la tecnica con la sensibilità per dare vita a una linea di vini bianchi e rossi, che avremo la pazienza di accompagnare nella loro maturazione.»

Il progetto enologico di Palazzo di Varignana muove i primi passi nel 2017 sotto la guida dell’enologo Giovanni Sordi, ed inizia con la messa a dimora di alcuni vitigni storici del territorio come il Sangiovese.

A questi si è aggiunto il Pinot Nero, per realizzare il desideriodi produrre uno spumante metodo classico blanc de noir. Quest’ultima cultivar, la più sensibile e delicata ma allo stesso tempo complessa ed elegante è quella che ha dato maggiori soddisfazioni. Dimostrando che,il mosaico di suoli che caratterizza le colline di Varignana, uniti al particolare microclima, trasmettono al Pinot Nero caratteristiche uniche.

Ad oggi si contano 50ettari di vigneto, poste in un anfiteatro naturale caratterizzato da un microclima originalissimo dovuto al rapporto tra la moderata altitudine e l’orografia del territorio: stretto tra i calanchi e le colline lussureggianti di oliveti. Una culla ideale per la viticoltura.

Palazzo di Varignana ha scelto di produrre vini rossi senza solfiti aggiunti seguendo la costante tensione verso la naturalezza che caratterizza l’intera filosofia di approccio alla terra del resort. Per ottenere un vino realmente unico, capace di esprimere i sapori della propria terra è infatti necessario ascoltare il respiro originale della terra, intervenendo il meno possibile. Si tratta quindi di un lavoro che punta al recupero delle conoscenze antiche e che vede la sua buona riuscita nelle abilità dei viticoltori, della cura della pianta e nell’attenzione ai dettagli durante i travasi, passaggi fondamentali nella lavorazione del vino.

La cantina di Palazzo di Varignana

Fiore all’occhiello del progetto enologico è la realizzazione di una nuova cantina semi ipogea, incastonata tra l’Anfiteatro della vigna e il sistema di dimore storiche del resort di Palazzo di Varignana.

La cantina si avvale di vasche in cemento per la vinificazione dei vini fermi, mentre per l’elaborazione delle basi spumante è stato scelto di utilizzare vasche di acciaio inox. La barricaia è mantenuta ad una temperatura costante di 14°C e, sotto le sue imponenti volte in mattoni rossi, ospita le botti in legno di rovere francese per l’affinamento di rossi più strutturati. Non solo produzione e attesa per la maturazione dei vini, ma anche luogo dove conoscere e condividere. La Cantina di Palazzo di Varignana propone infatti una serie di occasioni per vivere il rapporto tra paesaggio e gusto, ricuciti in un unico gesto nella terrazza sulla vigna, una location d’eccezione per perdere lo sguardo tra le colline emiliane.

Alla scoperta dei vini di Palazzo di Varignana con le “Esperienze in cantina”

Un ricco programma di degustazioni sensoriali è stato costruito per favorire il godimento dei nuovi vini immersi nel paesaggio di Varignana con le “Esperienze in cantina” dove le degustazioni sono accompagnate da una selezione di taglieri di formaggi e affettati pensati per esaltare il rapporto tra tavola e spirito e godere in compagnia della vera Emilia:

Edizioni Contatto Srl Unipersonale | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548 Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, pizzerie, pasticcerie, bar, turismo, benessere e salute. www.italiaatavola.net è strettamente integrato con tutti i mezzi del network: il magazine mensile cartaceo e digitale Italia a Tavola, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali del lunedì e del sabato rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, Twitter, Youtube, Instagram, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©®